La paura che ci possiede

Il sistema, il potere, ha sempre usato l’arma della paura per imporre decisioni, leggi, guerre: la paura del diverso, del migrante, dello spread. Adesso tocca alla paura del virus.

Basterebbe questa considerazione per imporci una riflessione sul racconto che ci viene imposto in questi giorni, sul tema coronavirus, dal governo e da tutti i media.
Eppure, anche in ambienti che fanno da anni una spietata critica allo stato, al modello di sviluppo, al capitalismo, anche in questi ambienti si accetta senza indugio la visione pandemica e che ci sia un nemico invisibile da sconfiggere.

E’ la paura la causa di questa emergenza sanitaria, non è il virus.
Siamo tutti immersi dentro una gigantesca bolla di paura e terrore che sta mettendo in quarantena buona parte della popolazione mondiale. Centinaia di milioni di persone alle quali viene tolta la possibilità di muoversi liberamente con costi sociali e sanitari spaventosi.
Perchè non riusciamo a vedere questo? Perchè?
Non lo vediamo perchè abbiamo paura, altrimenti ci saremmo ribellati.

La paura è un sentimento molto umano.
Abbiamo tutti tanti tipi di paura; se provaste a fare un elenco delle vostre paure, l’elenco sarebbe lungo o lunghissimo.
La paura, sempre in agguato, diventa pericolosa quando ci domina.
E in questi giorni sta succedendo proprio questo. La paura si è impossessata delle nostre vite.

Provate a immaginare un vecchio, malato, che comincia a sentire i sintomi della malattia descritti in ogni dove, provate ad immaginare la paura che sale dalle budella, che arriva ai polmoni, che sfocia in panico. Provate ad immaginare un vecchio, malato, che vede arrivare in casa sua infermieri vestiti da astronauti che lo portano via, dalla sua vita, e lo depositano dentro una camera dove tutto è artificiale, trattato come un’appestato, senza la possibilità di ricevere la visita dei propri cari.
La paura diventata panico che si trasforma in disperazione, morte.

Vi invito ad una riflessione su questo tema.