tutto scontato

Non sto parlando di saldi, sconti e offerte speciali, mi riferisco ad una condizione quasi patologica, senza quasi, che l’homo modernicus pre-catastoficus vive da qualche decina di anni in occidente (nel senso scontato del termine).
Mi riferisco al fatto che tutti o quasi danno il nostro modo di vivere come acquisito, conquistato, appunto, lo danno per scontato.

La pensione per esempio. Tutti pensano che bisogna vivere e lavorare per poter un giorno, da vecchi, riposare avendo uno stipendio garantito: “godersi il meritato riposo”. Con la scusa che tutti danno per scontata la pensione, ci stanno allungando gradualmente gli anni di lavoro.
Diamo per scontato che si debba avere un lavoro – lo dice anche la Costituzione! – come se lavorare fosse una espressione naturale dell’uomo di tutti i tempi, quando sappiamo che per milioni di anni l’umanità non ha lavorato. Mi permetto di dire che si da per scontata la catena di montaggio addirittura, il lavoro in miniera così come fare il presentatore di quiz televisivi. Diamo per scontato che la moglie o il marito stiano con noi tutta la vita, che si costruisca una vita assieme e poi, quando scopriamo che il partner ci ha fatto il bidone, non ci capacitiamo e andiamo in crisi, in merda. Si dà per scontata l’energia, la pompa di benzina, anche la bolletta della luce. La scelta di buttare in un cassonetto i nostri scarti anche riciclati è scontata, modernamente naturale.
Fare la fila ad uno sportello no, quello non è scontato, ci diciamo che si potrebbe evitare se ci fosse una migliore organizzazione, uno Stato(Entità super scontata) che funzioni meglio. Ma direi di più, si danno per scontato tante altre cose, oltre il bancomat, la polizia stradale, il Canadair e la lavastoviglie, si dà per scontato che non ci saranno più guerre, che non ci sarà più la fame, che non si soffrirà più il freddo, al massimo si farà fatica ad arrivare a fine mese. Si dà per scontato che debba esistere il carcere così come il corso di danza per la figlia.
Andiamo in panico se manca lo zucchero per il caffè o il formaggio da grattare sugli spaghetti. Viviamo come se non dovessimo ammalarci mai, come se dovessimo vivere in eterno, anche se si pensa che l’unica cosa certa sia la morte, la madre delle certezze.
È ovvio che tutto questa scontatezza sia pericolosa e che nascondi una fragilità ed una ingenuità che non lascia presagire niente di buono per il futuro.
Credo quindi che sia meglio approcciare la vita in una maniera meno scontata, meno ipocrita, svelando la precarietà di ogni momento, di ogni cosa, di ogni rapporto.
Per esempio, io che da anni non dò quasi nulla per scontato, quando vedo la mia cacca sparire nel cesso rimango sempre sorpreso e un pochino perplesso.