Adesso che sei grande
ti posso finalmente regalare olio.
E’ olio extravergine, si dice così,
fatto con olive, che non è così scontato,
un frutto abbastanza benedetto
prodotto dal contorto e immortale e triste
(forse perchè immortale)
albero dell’ulivo,
pianta della pace,
perchè la pace è contorta,
mentre la guerra,
che è il suo falso contrario,
è più lineare, piatta.
Ma lo vedi com’è quest’olio?
E’ torbido.
Perchè le cose buone son così,
non sono limpide, trasparenti,
linde o raffinate,
ma sono un misto di sapori e odori,
in divenire,
e integrali,
perchè non si deve filtrare niente.
Nulla a che vedere con l’olio che trovi al supermercato,
che non è neppure vergine.
Ma questo olio che ti dò,
non è speciale, è olio normale,
è olio vero.
Olio che porta con sé la verità,
e che serve a lubrificare e insaporire
tutto quel che vuoi,
anche l’insalata, volendo.
Tutto il resto è noia. (cit trash)