sbandato e felice

Mi sento fuori schema.
Mi sento come se non appartenessi ad una precisa categoria sociale, culturale e politica. Che in teoria dovrebbe essere una bella cosa.In teoria.

Se mi chiedono che lavoro faccio non so cosa rispondere, ho delle evidenti difficoltá a rendere l´idea. Dico che cerco l´essenziale.
Sono un´essenzialista?

I miei capelli adesso sono corti ma li lascio crescere fino a che non mi rompono i coglioni, e quindi li taglio. Molte persone tengono il loro taglio di capelli sempre quello, per decenni.
Non sono stabile.

Alcuni pensano che io non abbia problemi economici, invece i soldi sono forse la mia preoccupazione principale e non perché non so come gestire i capitali, ma perché non sono capace a vendermi.

Se mi chiedete che musica preferisco, balbetto.
Ci sono stati periodi della mia vita in cui ho avuto le idee veramente molto chiare, dal 1980 al 1995 non avrei avuto problemi a rispondere.
Stessa cosa se mi chiedete di cinema, difficile districarsi tra i milioni di film che si vedono ogni anno. Ricordo a fatica le trame, piú che altro ricordo le sensazioni che mi hanno lasciato. E’ raro trovare un film che mi cambi la vita per piú di mezzora.
C´é Loach come salvagente, sempre pronto a tirarmi fuori dall´impaccio, grazie Ken, se smette di fare film lui, dovró cercare un sostituto, un´impresa. Che poi non é che Ken Loach mi piaccia piú cosí tanto, lo si guarda per partito preso, come si ascoltavano i Wretched o i Kina.

Non so come vestirmi, cioé mi vesto cosí come capita, ma non casual, non so se mi spiego.
Ho delle maglie che hanno 20 anni di vita, ma continuo a metterle perché non trovo di meglio in giro. Guardando le vecchie foto mi rendo conto di come io stia invecchiando insieme ai miei vestiti.
Ho avuto anche in questo campo le idee chiarissime in passato, ero riconoscibile, raggruppabile, catalogabile, adesso no.Un po’ mi spiace.

Sono disoccupato ma non risulto in nessuna statistica, e per di piú non cerco lavoro.
Questo é anche preoccupante. Le politiche lavorative non mi contemplano, detto tra di noi, un po’ di cassa integrazione me la farei anche volentieri.

Studio, cioé sono uno studente ultraquarantenne spesso in incognito, e faccio muri a secco che non ci crede nessuno e non c’ho neanche il fisico; studi e lavori anacronistici che descrivo con difficoltá.

Non é facile vivere in queste condizioni. Ma credo di farcela.