Incontrare Robert James Smith.

Mai e poi mai mi sarei immaginato di incontrare Robert James Smith qui dove stò io, e ancora meno avrei immaginato di incontrarlo ai laghetti di Lecchiore.
La vita sa riservare sempre tante sorprese.
Le cose importanti, belle e brutte, accadono sempre quando meno te l’aspetti, che non sai come comportarti. O no?
Fattostà che trovo Robert James Smith, mezzo nudo, seduto su di un masso davanti il laghetto che chiamano “Laghetto delle pecore”. E’ il laghetto più bello dei laghetti di Lecchiore e, ovviamente, quello meno frequentato.
Di spalla, Robert James Smith, sembra una vecchia spettinata.
E’ come ipnotizzato dalla piccola cascatella di fronte a lui.
Robert James Smith ha molto influenzato la mia vita. Vorrei proprio dirglielo, ma non ho il coraggio di importunarlo. Mi spoglio nudo e mi butto. L’acqua è così fredda che, per qualche secondo, non so più chi e dove sono e mi dimentico persino della presenza straordinaria di Robert James Smith.
Mi sono chiesto diverse volte in passato se questa mia ammirazione per lui potesse rappresentare e svelare una mia inespressa omosessualità, ma mi sono risposto diverse volte che ho sempre ammirato Robert James Smith non come uomo, ma come angelo asessuato.
Adesso che me lo trovo davanti, fedele a sé stesso, mi fa un poco pena.
Lo lascio solo.
Sono sicuro ci sarà un’altra occasione per parlare con lui; quando scopri il laghetto delle pecore, prima o poi ci torni.
Mi asciugo, mi rivesto e me ne vado.
Arrivato a casa, mi metto la matita agli occhi e vado a nanna pensieroso.