citazione 3 – parlar chiaro

“No, non vogliamo luoghi come Istambul, immaginiamo uno stile di vita semplice, comunitario, come si viveva una volta nel neolitico, prima di Gesù. Vogliamo una vita più naturale, dove non ci siano troppe macchine, né tecnologie inutili. Quello che auspichiamo è una vita in armonia con la natura, uno stile di vita che non intacchi l’equilibrio dell’ecosistema.”

A cura di Alpi Libere Dai monti del KurdistanIntervista a più voci in un villaggio del Kurdistan turco, Alpi libere 2012, pag.30.

plastica

Ma…..lo spazzolone di plastica del cesso, usato, logoro, sporco, lo posso depositare nel cassonetto del riciclo?
Dico questo perchè mi immagino che tutto quello che viene gettato nei bidoni di raccolta differenziata, in special modo in quello della plastica, molto probabilmente verrà smistato, scelto, toccato e meditato da mani umane e, di conseguenza, non mi lascia tranquillo la possibilità plausibile che una persona, un’operaia, un addetto di fabbrica, prendendo in mano per un attimo sto spazzolone palesemente usato e lercio, giustamente, mi possa, tramite di esso, mandare affanculo.

altro per la testa

[…]

Domenica scorsa, anzi due domeniche fa, anzi ormai più di un mese fa, dopo 20 anni, sono andato allo stadio.
Ho scattato delle foto.

palla

di traverso

settore ospiti

contadino

fare nulla

non mi vedranno mai

Si parla tanto di anonimato, ma meno di invisibilità.
Potrebbe essere proprio l’invisibilità la soluzione o quantomeno una possibile soluzione alla sopravvivenza.
Non esistere o almeno non essere visibile.
Nel “non apparire” ci potremmo ritagliare uno spazio di libertà.

Potrei fare tante cose nella vita, sento di avere delle capacità e delle doti pure io – lo giuro! – che potrei sfruttare. Potrei propormi seriamente nel mercato del lavoro. Potrei anche fare un sacco di soldi se solo mettessi da parte un paio di remore ideologiche e alcune non importanti attitudini caratteriali, d’altra parte di compromessi se ne fanno tutti i giorni.
Con un pizzico di creatività – ed io di creatività stanne certo ne ho alla grande! Oh! se ne ho di creatività! – potrei vendere quello che più mi appassiona, mi diverte, mi piace. Potrei vendermi.
Vivere in questa società potrebbe essere come giocare, divertirsi coi numeri dell’economia, fare a gara con i concorrenti, sgomitare, chiudere un gli occhi, turarsi il naso, tapparsi la bocca, legare il corpo e lasciarsi andare nel vuoto.
Lo fanno miliardi di persone, perchè non potrei farlo anche io?

Invece, ovviamente, niente da fare. Non solo non ci riesco, ma credo sia meglio fare qualcosa in più, andare oltre.
Preferisco non esserci, starmene fuori.
Fuori dalle statistiche, fuori dai loro libri contabili, fuori dagli uffici collocamento, ma anche accettare il rischio più generico di non apparire e quindi di non essere mai esistito.